Nel suono delle onde, sulla pagina di un libro, in un abbraccio prima di dormire. Dov’è l’arte?
Per me, ovunque ci sia un’emozione. Potrei associare tante parole al verbo dipingere, ma voglio usare quelle giuste. Perché la pittura non è solo una parte del mio mondo, è un pezzo della mia anima.
Dipingere è gioco e concentrazione. È restare due giorni in un solo centimetro della tela. È calma e tempesta, precisione e pazzia insieme. È istinto, ma non senza preparazione.
Dipingere più semplicemente è: contrasto.
Prima dell’arte però ci sono io, Antonella, e la mia storia. Partiamo da qui.
Ho dei ricordi meravigliosi di quando ero bambina, come le vacanze in Calabria, la terra dei miei genitori. Quel mare me lo porto dentro, addosso, nei miei sogni. Se chiudo gli occhi posso sentirne il profumo anche da qui, dalla finestra della mia casa-studio a Brugherio, a due passi da Milano.
Ma c’è una cosa che mi appartiene ancora di più e che non ho mai lasciato alle mie spalle: dipingere.
Da piccola disegnavo per comunicare e scoprire il mondo. Lo facevo per capire meglio le cose intorno a me, conoscere le persone e cogliere un lato nascosto della vita che solo con la matita riuscivo a raccontare.
Da grande questo desiderio d’infinito mi regala ancora la stessa gioia.